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Spiagge bianche con sabbia che sembra borotalco, mare cristallino e fondali con coralli e pesci coloratissimi, palme, foreste rigogliose e animali esotici, questo è quello che rappresenta Zanzibar, uno dei paradisi terrestri ancora incontaminati nel mondo. La Repubblica Unita della Tanzania comprende l’Arcipelago di Zanzibar la cui isola principale Unguja, meglio conosciuta come Zanzibar è la più grande.Unguja è l’isola più estesa della costa orientale e il canale di Pemba la separa dal continente africano. L’isola è prevalentemente pianeggiante e bassa sul livello del mare, ma nella parte centro-occidentale sono presenti alcune piccole colline che raggiungono l’altitudine massima di 123 m. L’Oceano Indiano è soggetto al fenomeno naturale delle maree e propone un affascinante spettacolo quando, per due volte al giorno, si ritira per diverse centinaia di metri. Durante la bassa marea si possono ammirare le originali lingue di sabbia denominate sand-bank ed è possibile arrivare a piedi fino alla barriera corallina.
Il clima dell’arcipelago è tipicamente tropicale monsonico e presenta un’alta percentuale di umidità. Normalmente la stagione delle “Grandi Piogge” inizia a fine marzo e si protrae all’incirca fino ai primi di giugno, mentre le “Piccole Piogge” cadono tra novembre e dicembre e possono protrarsi fino a gennaio. La stagione secca comprende i mesi da dicembre a febbraio e da giugno a ottobre.
È necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza e almeno due pagine libere per il timbro. Per entrare sull’isola occorre essere muniti di visto d’ingresso, ottenibile all’aeroporto di Zanzibar al costo di 50 Dollari.
Non è richiesta alcuna vaccinazione obbligatoria, ma è sempre buona abitudine portare con sé i farmaci di uso personale e i medicinali più comuni, difficilmente reperibili sul posto, come disinfettanti intestinali, antibiotici a largo spettro, repellenti per insetti e creme solari. Se si intende passare due notti o più sul Continente Africano, al rientro a Zanzibar verrà richiesto dalla dogana aeroportuale il certificato di Febbre Gialla.
La lingua ufficiale è il kiswahili, ma è molto diffuso anche l’inglese.
La valuta locale è lo Scellino Tanzaniano (TZS), ma sono utilizzati anche i Dollari (USD) stampati dopo il 2007. In esposizione alla reception il cambio giornaliero. Vengono accettate carte di credito Visa e Mastercard.
La corrente è a 230 V e 50 Hz. Le prese hanno tre fori come in UK ed è quindi consigliato un adattatore con lamelle piatte, di tipo inglese.
Scopri la meravigliosa isola di Zanzibar in tutte le sue forme, lasciati meravigliare dai paesaggi incontaminati e dai colori della cultura locale. Affidati alle mani esperte del nostro partner che con una vasta scelta di escursioni sarà capace di svelare ogni segreto di questo paradiso terrestre.
Visita al caratteristico villaggio di fango e tramonto a Kendwa, una delle spiagge più famose dell'isola, dove avremo l'opportunità di trascorrere un pomeriggio rilassante e godere dei colori emozionanti del tramonto africano assaporando snack a base di frutta tropicale.
Il Parco Nazionale Jozani Chwaka Bay è l’unico parco nazionale della Tanzania situato sull'isola di Zanzibar e misura 50 km2. Questa escursione di mezza giornata ci porterà alla scoperta del Colobo rosso, una specie endemica di scimmia con curioso dorso rosso, tipico di Zanzibar e altre specie di fauna come la scimmia Sykes, i bush baby, più di 50 specie di farfalle e 40 specie di uccelli. E' stata inserita nell'elenco provvisorio della Tanzania per riconoscere i suoi beni naturali e culturali unici, patrimonio dell’umanità.
Mezza giornata circondata dai profumi di questa meravigliosa isola: Zanzibar, in passato conosciuta come "L'isola delle spezie". Visita a una piantagione di spezie, accompagnata da personale qualificato che ci farà conoscere le origini e assaporare gli aromi; noce moscata, zenzero, cannella, vaniglia, chiodi di garofano, cardamomo, pepe nero, caffè, citronella e molti altri. Uno staff certificato ci spiegherà tutti i rimedi, le caratteristiche e le curiosità legate a questi aromi intensi ed esotici.
Stone Town è la parte vecchia della città di Zanzibar, il capoluogo. Si trova sulla costa occidentale di Unguja, l'isola principale dell'arcipelago di Zanzibar. Era l'antica capitale del sultanato di Zanzibar e il fiorente centro del commercio delle spezie e degli schiavi nel XIX secolo. Quando si formò la Repubblica Unita della Tanzania, Zanzibar mantenne uno status semi-autonomo, con Stone Town come sede del governo locale. E’ una città di notevole importanza storica e artistica in Africa orientale, la sua architettura, in gran parte risalente al XIX secolo, riflette le diverse influenze alla base della cultura swahili, regalando una miscela unica di elementi arabi, persiani, indiani ed europei. Per questo motivo, la città è stata designata come patrimonio mondiale dell'UNESCO nel 2000.
Changuu Island, detta anche Isola delle prigioni o della quarantena, è una piccola isola a 5,6 km a nord-ovest di Stone Town. E’ lunga circa 800 m e larga 230 m. Fu utilizzata come prigione per schiavi ribelli nel 1860 e funzionò anche come miniera di corallo. Il primo ministro britannico di Zanzibar, Lloyd Mathews, acquistò l'isola nel 1893 e vi costruì un complesso carcerario ma nessun prigioniero fu mai ospitato e divenne invece una stazione di quarantena per i casi di febbre gialla. La stazione è stata occupata solo per circa la metà dell'anno diventando poi una popolare meta turistica. Più recentemente, l'isola è diventata una località turistica di proprietà del governo e ospita una collezione di tartarughe giganti Aldabra in via di estinzione donate originariamente dal governatore britannico delle Seychelles.
Una splendida giornata in esplorazione dell'area di conservazione di Menai Bay navigando a bordo di tipiche imbarcazioni locali, i dhow. Raggiungeremo una bellissima lingua di sabbia dove è possibile rilassarsi, prendere il sole e fare snorkeling. Un succulento pranzo locale con deliziose grigliate di pesce e crostacei verrà offerto nello splendido paesaggio dell'isola di Kwale, circondato dal profumo degli alberi di tamarindo. Esploreremo la piscina naturale nella baia delle mangrovie e visiteremo il maestoso baobab di 500 anni, l’esemplare più antico. Menai Bay è anche un'area marina protetta dove, con un po' di fortuna, potremo avvistare dei simpatici delfini.
Escursione di mezza giornata che ci porterà nella parte meridionale di Zanzibar. All’arrivo, a bordo di una barca a motore partiremo alla ricerca dei delfini dove potremo nuotare e giocare con loro.
Per vivere l’indimenticabile esperienza del safari, da Zanzibar bisogna spostarsi nella vicina Tanzania, dove il game drive rappresenta la principale attività turistica del Paese. Raggiungere la Tanzania significa approfittare di una completa full immersion nella natura: si tratta infatti di un viaggio all’insegna dell’avventura e del rispetto per il prezioso patrimonio ambientale da salvaguardare.
Il più suggestivo evento annuale al quale è possibile assistere durante un safari in Tanzania ha origine nel Serengeti National Park: da qui, enormi mandrie di gnu si dirigono verso i più verdi pascoli del Kenya, offrendo allo spettatore uno scenario unico al mondo. Vera terra del safari, la Tanzania lascia stupiti di fronte alla vastità delle pianure che si distendono a perdita d’occhio su gran parte del territorio. La Tanzania offre angoli di natura incontaminata tra i più suggestivi del Continente Nero come il Serengeti e il Kilimanjaro, o lo splendido cratere di Ngorongoro, che rendono il Paese una meta ambita dal turismo internazionale.